La via del ciliegio

花見。Hanami. Osservare la fioritura.

I mesi di marzo e di aprile sono attraversati da una travolgente ondata rosa: i fiori di ciliegio, chiamati anche “Sakura”, mostrano timidamente i loro petali candidi, attirando l’attenzione del popolo giapponese e di turisti da tutto il mondo. L’emittente giapponese NHK ha annunciato che quest’anno la stagione dei ciliegi a Tokyo è ufficialmente iniziata il 24 marzo con la schiusa dei primi boccioli nei pressi del santuario Yasukuni.
Non è raro che in questo periodo molti luoghi pubblici siano particolarmente popolati: in parchi con sentieri alberati, infatti, si riuniscono famiglie e gruppi di amici che vengono circondati da ciliegi in fiore. Indubbiamente si rimane incantati da un paesaggio così suggestivo. L’anno scorso, durante il mio exchange year, ho avuto la possibilità di assistere dal vivo a questo sublime spettacolo in compagnia dell’associazione locale che mi ha accolto.
Purtroppo non si può godere del bello a lungo: la fioritura primaverile è solo un momento di passaggio che generalmente non dura più di un mese. La fugacità è l’elemento essenziale che rende speciale questo evento; un “carpe diem” della natura che invita a cogliere quest’attimo di rinascita floreale con un atteggiamento di speranza verso l’ignoto futuro; un insegnamento ad osservare i dettagli, anche più piccoli, per apprezzare ogni singolo istante e ricordare il profondo legame tra uomo e natura.

Non è un caso se questo periodo coincida con l’inizio del nuovo anno scolastico e universitario, terminato i primi giorni di marzo. Il tutto si consacra con una cerimonia di apertura affiancata da un formale saluto tra i nuovi e i vecchi studenti. La promessa viene “siglata” attraverso un profondo e simultaneo inchino tra le due parti.

Non meno rilevante è la cerimonia di diploma o di laurea. Al contrario, è un momento che richiede particolare concentrazione e altrettanta preparazione: diversi siti web giapponesi, infatti, offrono consigli su come “allenarsi” in vista di questo fatidico momento, suggerendo per esempio l’ideale postura da adottare o il modo in cui bisogna alzarsi dalla sedia per ritirare il diploma.
La palestra dell’istituto ospita il grande evento. Gli studenti ordinatamente si siedono sulle sedie, si alzano singolarmente quando il proprio nome viene chiamato e salgono su un palco per ritirare il diploma consegnato dal preside in persona. All’ansia per le formalità segue la felicità malinconica per un percorso concluso, al fianco di coetanei con passioni e sogni da realizzare.
Per la cerimonia di laurea, invece, si vede in grande: un intero stadio viene occupato da migliaia di studenti universitari! Ogni ragazza indossa un vivace hakama, una tipologia di kimono, mentre i ragazzi optano per un abito formale che simboleggia il primo passo verso il mondo del lavoro e, quindi, degli adulti.